Il nostro Armagnac
Domaine du Cardinat | Il nostro Armagnac

La storia

Sin dall’epoca romana, più di 700 anni fa, si coltivava la vite in Armagnac. I mosaici della villa gallo romana di Séviac, vicino a Montréal-du-Gers, mostrano che la coltura dell’uva aveva un ruolo importante nella vita quotidiana.

Durante la conquista della Spagna nel Medioevo, i musulmani portano con loro l’alambicco. I medici arabi lo usano per distillare profumi ed oli essenziali. In Francia, i monaci saranno i primi ad utilizzare le acaquaviti di vino con scopi terapeutici. Maestro Vital Dufour, priore a Eauze, celebra le quaranta virtù dell’acquavite nel suo trattato di medicina del 1310. Questa data resta simbolicamente quella della nascita dell’armagnac, quale lo conosciamo al giorno d’oggi. Più tardi gli Olandesi, grandi commercianti di vini ed alcolici, favoriranno la viticoltura Guascone. Essi tagliavano il vino bianco con dell’armagnac per conservarlo meglio durante il trasporto. Nel 1806, Napoleone dichiara il blocco continentale, provocando un arresto fatale all’esportazione dell’armagnac. Quest’ultimo verrà immagazzinato in botti di rovere. Si conferma allora che il sodalizio dell’acquavite con i tannini del rovere produce un alcool raffinato dai profumi ed aromi ricercati.

Da allora, l’armagnac si è guadagnato i suoi titoli nobiliari. Le diverse annate sono ricercate per le loro particolarità e i loro sapori. Vengono degustate come digestivi ma anche, a volte, come aperitivi su cubetti di ghiaccio. E, ovviamente, si usa l’armagnac in cucina e in pasticceria per esaltare il gusto di certi piatti o di certi dolci e trasmettere loro un po’ dell’anima guascone e il suo temperamento di fuoco.